Rugby Capoterra vs Rho.

È l’ultima in casa e, da tradizione, è il giorno della festa per l’Amatori Rugby Capoterra che chiude davanti al proprio pubblico la stagione e assegna il prestigioso premio “Dave Smith” giunto alla quattordicesima edizione.

Dopo la bella, ma sfortunata prova di domenica scorsa in casa di Bergamo, il XV allenato da Juan Manuel Queirolo riceve la visita del Rugby Rho nel match valido per la 21 giornata. Kick off alle 15:30 al Campo Sportivo Santa Rosa.

Una sfida che non ha certo il sapore del “rompete le righe”, in considerazione del fatto che la compagine lombarda, attualmente posizionata al quinto posto della graduatoria, con 48 punti (59 Capoterra), non ha molto da chiedere al campionato, ma allo stesso tempo vorrebbe anche in qualche modo ribaltare il 25-23 subito in casa nella gara d’andata.

I presupposti perché si possa assistere ad una bella sfida ci sono tutti.

Periodo positivo per il Rugby Rho che arriva da due vittorie di fila: contro Savona (22-11) e in trasferta a Cernusco (32-7), prima ancora la sconfitta contro Bergamo per 63-7.

Bergamo che domenica, invece ha punito, pur soffrendo contro una formazione ampiamente rimaneggiata per via di infortuni e squalifiche, proprio l’Amatori Capoterra.

IL COACH

“Affrontiamo il Rugby Rho una squadra da metà classifica, – spiega il coach dell’Amatori Capoterra Juan Manuel Queirolo – lontana dai posti pericolosi per la retrocessione ma lontana anche dalle zone alte della graduatoria.

Diciamo che in qualche modo ci somigliamo. Si tratta di una formazione giovane e, come noi, in costruzione perché anche loro hanno voglia di recitare un ruolo di primo piano nell’immediato futuro.

In teoria dovrebbe essere una bella partita anche perché dopo quello che i miei ragazzi hanno fatto domenica a Bergamo, i presupposti ci sono tutti”.

Cioè?

“Beh! Contro il Rugby Bergamo, abbiamo perso, ma per almeno 50’, con una formazione imbottita di giovani, abbiamo giocato alla pari contro una delle tre migliori squadre del campionato.

Quest’anno il girone 1 della B era composto da dodici squadre, ma le prime tre sono uno “step”, più avanti rispetto alle altre”.

Poi però…

“Si dopo arriviamo noi, Rho e Cernusco il resto sono formazioni che indubbiamente meritano l’attuale posizione di classifica. Diciamo che, quest’anno, il torneo di vari livelli”.

Domenica a Bergamo comunque si è visto un Capoterra che nonostante le assenze ha giocato davvero a viso aperto contro una grande del torneo. Soddisfatto?

“Ripeto, i 50’ iniziali del match mi sono piaciuti tantissimo.

Abbiamo giocato alla pari, a casa loro. Purtroppo ancora non siamo riusciti ad avere la quantità, la base per restare 80’ in partita.

Effettivamente con molte formazioni ci equipariamo per ciò che riguarda il gioco e i fondamentali, ma per lo stile di gioco siamo leggermente superiori alle grandi”.

Quindi qual è il problema del Capoterra?

“Non abbiamo la base larga per affrontare un intero campionato mantenendo il livello alto.

Siamo una squadra corta che alla minima assenza, tra infortuni e squalifiche, va subito in emergenza”.

Occorre allargare la rosa?

“Indubbiamente, per poter affrontare un campionato nazionale come la serie B occorre aumentare il gruppo.

A volte sacrifichiamo la performance, per riuscire a dare spazio ai giovani, vero e proprio fiore all’occhiello della società, in modo che facciano esperienza e allarghino la rosa.

Senza questa base, riuscire a competere con le prime , che si allenano almeno con quaranta elementi e dispongono di un’under 18 che non foraggia elementi per la prima squadra, perché hanno i numeri, è davvero difficile. La quantità in pratica fa la qualità”.

È quasi tempo di bilanci?

“Sinceramente sono contento di quello che abbiamo fatto quest’anno. Ad oggi abbiamo 11 vittorie un pareggio e 7 sconfitte.

Magari con un pizzico di fortuna le vittorie sarebbero potute essere qualcuna in più, ma comunque va bene così.

Del resto siamo la prima squadre dopo le prime tre irraggiungibili, ma i ragazzi del Capoterra hanno dato davvero il massimo ed essere riusciti ad arrivare al quarto posto è davvero un risultato di prestigio… indubbiamente meritato”.

Arbitro: Signor Cesare Onori di Roma.

La scheda del match Rugby Capoterra vs Rho

Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra