Stop in casa. Vince Rho.
Era il giorno della festa per l’ultima fatica casalinga stagionale e la vittoria contro il Rugby Rho sarebbe stata la cosa più giusta per festeggiare assieme ai tifosi una stagione che ha visto l’Amatori fare meglio rispetto alla scorsa stagione e chiudere al quarto posto in classifica davanti alle corazzate: Piacenza, Lecco e Bergamo.
E invece la festa non è stata perfetta. C’è stato l’abbraccio coi tifosi, c’è stata l’assegnazione del Premio Dave Smith a Stefano Smeraldo, ma in mezzo c’è stata anche la sconfitta interna ad opera proprio del Rugby Rho che si è imposto al “Santa Rosa” di Capoterra con il punteggio di 26-17.
Le assenze, le tante assenze all’interno del gruppo isolano hanno fortemente condizionato l’andamento del match. Mancavano per infortunio: Stara, Uccheddu, Vega, Wiernes, oltre Capitan Garau e Ambus, in più mancava anche Chibsa out per problemi familiari.
In campo, Carboni convocato dalla serie C e tanti giovani: Antoniotti, Piano, Talakhadze e Puligheddu che fanno parte della formazione Under 18 dell’Amatori. Oltre Marogiu e Panduccio sempre under 18 ma da tempo aggregati in prima squadra.
Capoterra in pratica ha resistito un tempo, poi dopo il riposo è venuta fuori la determinazione del Rho che, reduce da due vittorie di fila, ha sfruttato al meglio tutti i limiti dell’Amatori, sopratutto in mischia, per ribaltare il risultato e chiudere con le braccia al cielo.
Una squadra imbottita di giovani quella dell’Amatori. L’occasione ancora una volta per fare esperienza da parte loro ed essere pronti in vista di una stagione, la prossima, che vedrà la società del presidente Andrea Cogoni, impegnata a risolvere problemi di formazione e di rosa. Discorso che si affronterà ovviamente al termine della stagione in fase di programmazione.
IL MATCH
Per quanto riguarda la sfida contro Rho, i ragazzi di casa hanno subito iniziato il match a spron battuto nel tentativo di mettere in difficoltà la formazione lombarda.
E in effetti già dopo 2’ di gioco Balboni mette a segno la prima meta. La retroguardia ospite ha difficoltà nel riuscire a posizionarsi in campo e Balboni è bravo a trovare il varco giusto per infilare la difesa e andare a schiacciare in meta. La trasformazione porta la firma di Mattia Aru.
Rho fatica ad entrare in gioco, ma comincia a punzecchiare i padroni di casa che cercano in tutti i modi di tenere lontano il XV avversario.
Il gioco si fa un tantino spigoloso ed ecco che arriva un calcio di punizione fischiato a favore del Rho che conquista così i primi tre punti della serata.
Sulle ali dell’entusiasmo l’azione della compagine lombarda si fa più incisiva.
La squadra spinge nel tentativo di mettere in difficoltà il XV di casa e alla fine dopo tanti sforzi arriva la meta del sorpasso: 8-7 (senza trasformazione).
Colpita nell’orgoglio e sostenuta dal pubblico presente in gran numero al “Santa Rosa”, la reazione dell’Amatori è quasi immediata e porta la firma di Simone Brui che trova la via dei pali, senza essere però supportato da Mattia Aru che fallisce l’appuntamento con la trasformazione.
Il primo tempo si chiude comunque con la compagine di casa in vantaggio per 12-8.
Nella ripresa arriva il giallo per Thioye ed i primi cambi per coach Queirolo.
Ma prima c’è da registrare il contro sorpasso dei lombardi, bravi a sfruttare ancora una volta gli spazi lasciati liberi dalla retroguardia isolana. Meta con tanto di trasformazione e vantaggio 15-12.
Con i cambi, il coach Queirolo spera di rivitalizzare il gruppo. Escono Contu e Antoniotti sostituiti da Marongiu e Piano. Tutto inutile.
Rho incrementa andando in meta (20-12 non trasformata) e conquistando altri tre punti su punizione (23-12).
Il pubblico sospinge gli isolani che reagiscono e riescono a trovare cinque punti con Marongiu (niente trasformazione) che riaprono le speranze: 23-17. Entra Puligheddu per Panduccio.
Nel finale la squadra di coach Queirolo le tenta tutte per ribaltare ma tutto inutile e la punizione realizzata da Rho a pochi minuti dal fischio chiude definitivamente il discorso.
INTERVISTE
Juan Manuel Queirolo – Coach Amatori Rugby Capoterra.
“Abbiamo perso è vero, ma nel primo abbiamo avuto diverse opportunità per incrementare il bottino e non le abbiamo sfruttate. E alla fine abbiamo pagato con la sconfitta.
Abbiamo creato davvero tanto, ogni azione era ben congegnata, ma alla fine ci è mancato in tutte il passaggio, l’ultimo atto: quello vincente.
Quest’anno è capitato tantissime volte, ma non importa, quello che conta è generare gioco ed è ovvio che occorre anche finirlo.
Quello non sempre riusciamo a farlo”.
Comunque l’impressione è che quest’anno, a parte l’aver migliorato la posizione della scorsa stagione, vi siete anche divertiti?
“I ragazzi non so, ma credo proprio sia così. Per quanto mi riguarda io mi sono divertito tanto.
I ragazzi pian pianino nel corso di queste ultime due stagioni hanno recuperato quel gioco, quella grinta, diciamo anche quella cattiveria agonistica che in qualche modo divertiva la gente e la squadra.
Non importa vi sia la vittoria o la sconfitta, l’importante è dare il massimo e affrontare a viso aperto qualsiasi avversario.
E questo l’ho visto in tantissime occasioni e il pubblico ha gradito. Anche oggi al campo ho visto tantissime persone che ci hanno sostenuto”.
In definitiva quali sarebbero le vostre aspettative?
“In diverse occasioni ho rimarcato il fatto che Capoterra deve creare quella identità di gioco che ci permetta di confrontarci contro chiunque.
In questi due anni abbiamo gettato le basi per creare qualcosa di importante… vedremo”.
Capoterra uguale rugby. Oramai è diventato il punto di riferimento nel cagliaritano per questa disciplina. C’è voglia di fare del buon rugby. L’Amatori Capoterra potrebbe essere al vertice di una piramide che possa comunque coinvolgere tante altre società?
“Quella dovrebbe essere la visione del futuro. Ma bisogna coinvolgere le squadre l’hinterland per fare un discorso del genere.
Già nel nord Italia vi sono state delle situazioni di questo tipo, ovvero fare una squadra di vertice aiutata anche dalle altre società vicine.
Sarebbe importante sviluppare un discorso del genere che credo si possa realizzare”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Thioye, Ganga, Geraci, Balboni, Pace, Smeraldo, Antoniotti, Oghittu, Brui, Zucconi, Contu, Panduccio, Marston, Celembrini, Aru. Allenatore: Juan Manuel Queirolo. A disposizione: Carboni, Ferrentino, Piano, Talakhadze, Puligheddu, Mariani.
RUGBY RHO: Sommella, Greppi, Capitaneo, Spiniello, Ricco, Meniconi, Riva, Basile, Schiavone, P. Frigerio, Carucci, G. Frigerio, D. Bugli, A. Bugli, Cremascoli. A disposizione: Caffù, Stoica, Fazzini, M. Caffù, Gatti, Skull, Interdonato.
La scheda del match Rugby Capoterra vs Rho
Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra