Due punti importanti contro Piacenza.
Nonostante la sconfitta, è stata la partita più bella di questo campionato.
È finita con la vittoria di Piacenza per 36-32, ma Capoterra considerando la differenza con la capolista, ha giocato una partita quasi perfetta, dimostrato tanta voglia di fare bene, tanto agonismo, testardaggine e anche bel gioco per tutti gli 80’.
È mancato il guizzo finale, quella meta che certamente avrebbe regalato al XV allenato da Juan Manuel Queirolo una vittoria meritata.
È mancato, perché Capoterra si, ci ha creduto sin dal primo secondo, ma da una parte mancavano tre titolari in mischia e dall’altra ha dovuto lottare contro una squadra completa, ben messa in campo da Nicolas Grangetto, ma soprattutto pesante nel pacchetto di mischia.
Lo si sapeva, come anticipato in fase di preparazione dal tecnico Queirolo, ma Capoterra ci ha provato lo stesso. Ed è venuta, al comunale di via Trento, una gara davvero esaltante dove ha vinto non solo il Piacenza, ma anche il bel gioco e quello spirito del rugby fatto di fatica, contrasti e rispetto dell’avversario.
È stato un testa a testa affascinante, con le due squadre che non hanno mai avuto modo di chiudere la partita, arrivando fino a pochi minuti dal fischio finale a lottare disperatamente per difendere il minimo vantaggio (Piacenza) o per provare il guizzo vincente (Capoterra).
IL MATCH
E dire che le cose si erano subito messe bene per il XV di casa che nei primi dieci minuti di gioco riesce ad andare due volte in meta.
Inizio travolgente del Capoterra con Celembrini che sfrutta il primo contrato sulla fascia per volare in meta.
Lo imita al 10’ Zucconi. Intercetto quasi sulla linea di centrocampo e corsa solitaria in meta. In entrambe le occasioni Aru riesce a trasformare.
Sul 14-0 Piacenza cerca di incrementare il ritmo e giocare di fisico, per mettere in difficoltà nei propri 22 la compagine di casa.
Capoterra arretra e Piacenza al 18’, da una meta sui 5 metri avversari, riesce a trovare il varco giusto e superare il pacchetto difensivo dell’Amatori per andare a ridurre le distanze. Meta trasformata e risultato fissato sul 14-7.
Punteggio con il quale si chiude il primo tempo.
Si riparte per i secondi 40’ e coach Queirolo effettua subito una sostituzione. Esce Uccheddu, impossibilitato a proseguire per una forte botta ricevuta nel finale della prima frazione di gara. Al suo posto Thioye.
La fisicità del XV emiliano si fa sentire, soprattutto in mischia. Il Piacenza spinge e riesce a pareggiare (14-14).
La partita è durissima con continui ribaltamenti di fronte.
Al 10’ del secondo tempo, touche del Piacenza sui 5 metri del Capoterra, la difesa dell’Amatori è bravissima a bloccare tutti i tentativi di incursione dei Piacentini ma l’arbitro ferma il gioco dando il giallo a capitan Garau. Capoterra temporaneamente in 14.
Dalla successiva mischia arriva la nuova meta del Piacenza che passa in testa: 14-21.
Esce Gardonio per infortunio entra Ganga.
Nonostante l’inferiorità numerica Capoterra non molla e riduce le distanze su punizione. Ancora una volta Aru non perdona. Prima firma il 17-21 e subito dopo rosicchia altri punti sempre su punizione portando Capoterra a -1 da Piacenza (20-21).
La gara è apertissima. Piacenza soffre il Capoterra che a sua volta è in difficoltà nel contrastare il pacchetto di mischia avversario.
Ci vuole la forza, ma spesso non basta. Arrivano anche i fischi dell’arbitro e la punizione che a metà tempo porta Piacenza a +4 (24-20) quella che anticipa anche la meta che arriva poco dopo sempre della formazione ospite. Non trasforma, ma si stacca leggermente arrivando al 29-20.
Forse potrebbe essere l’inizio della fine, ma non per l’Amatori che lotta senza mai arrendersi.
Ed è proprio da una touche sui 5 metri avversari che Capoterra rientra in partita con una nuova meta di Simone Brui. Peccato non sia arrivata la trasformazione (25-29).
Si lotta su ogni parte del campo. Piacenza vuole chiudere la sfida mentre i padroni di casa non vogliono assolutamente arrendersi.
Devono capitolare però a pochi minuti dalla fine quando, avendo la retroguardia leggermente sbilanciata, lasciano via libera all’iniziativa degli emiliani che, in velocità riescono a trovare la via dei pali. Meta trasformata (25-36).
L’Amatori non getta la spugna e, seppur mancando una manciata di secondi dal termine trova, ancora con Brui, quella meta che avvicina solamente il Capoterra alla capolista prima del fischio finale.
Risultato finale 32-36.
INTERVISTE
Juan Manuel Queirolo – Coach Amatori Rugby Capoterra.
“È stata una partita bellissima – ammette Juan Manuel Queirolo – con le due squadre, specie il Capoterra che ha lottato davvero tanto fino, praticamente al fischio finale.
Bene anche il risultato perché sono arrivati i due punti bonus e ti dirò potevamo anche vincerla questa partita.
Diciamo che ci è mancato il guizzo vincente, quella cattiveria agonistica che ci avrebbe visto uscire dal campo con le braccia alzate. Peccato.
A livello di performance posso tranquillamente ammettere che il Piacenza è una squadra un tantino più matura rispetto al Capoterra”.
Cioè?
“Nel senso che è riuscita a crescere stagione dopo stagione e questa potrebbe essere quella giusta per loro. Prima gli mancava qualcosina. Arrivava in alto ma poi alla fine cedeva. Ora si vede che è riuscita a risolvere tutti i suoi difetti e ad essere una squadra senza paura”.
Oggi anche il Capoterra ci ha messo del suo?
“Certamente, mi devo complimentare con la mia squadra perché oggi il Piacenza ha sofferto tantissimo al cospetto di un Capoterra molto decisa e molto aggressivo che l’ha messa in difficoltà fin dall’inizio”.
I ragazzi meritano quindi la lode del coach?
“Indubbiamente. Hanno giocato bene ottenendo un buon risultato. Lottando su ogni pallone contro la loro fisicità.
Quindi dobbiamo essere soddisfatti, ma abbiamo anche bisogno di recuperare, considerato il fatto che siamo arrivati a questa gara non certo nelle migliori condizioni”.
Parli degli infortuni?
“Si purtroppo le assenze sono state decisive. Mi auguro al più presto di avere la rosa larga e un paio di giorni di recupero.
Poi si riparte a lavorare sul campo per cercare di far crescere ulteriormente questa squadra per cercare di fare lo stesso percorso di Piacenza”.
Quindi si punta ad arrivare molto in alto?
“Diciamo che continuiamo a costruire questa squadra per farla crescere ulteriormente.
Il Capoterra è da un anno circa che dimostra di avere le qualità per diventare la prima della classifica, ma che ancora non è matura.
Quindi lavorare, migliorare e costruire senza magari pensare al risultato”.
Piacenza in fuga… campionato chiuso?
“Non è detto. Ci sono tante altre partite importanti.
Poi bisogna andare a giocarci il ritorno, e credo che se il Capoterra possa giocare con queste squadre con la squadra al completo… tutto può succedere”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Chibsa, Uccheddu, Geraci, Ferrentino, Sainas, Smeraldo, Garau, Gardonio, Brui, Zucconi, Stara, Marston, Wiernes, Celembrini, Aru. Allenatore: Juan Manuel Queirolo. A disposizione: Thioye, Ganga, Plazzotta, Baldanzi, Marongiu, Panduccio, Cauli.
RUGBY PIACENZA: Beghi, Botti, Misseroni, Crotti, Bacciocchi, Cisint, Negrello, Lekic, Rodo, Bilai, Bonatti, Agio, Rapone, Baccalini, Alberti. Allenatore: Nicolas Federico Grangetto. A disposizione: Bertelli, Codazzi, Viganò, Benkhaled, Fermi, Viani, Bertorello.
MAN OF THE MATCH
Il Man of the match di Capoterra vs Piacenza è Simone Brui.
“Sono d’accordo con quello che ha detto il coach: è stata una bella partita combattuta e incerta fino alla fine.
A Capoterra si sono affrontate due squadre che hanno espresso un bel gioco, sia in attacco che in difesa e alla fine ha avuto la meglio la squadra più calma e più preparata, in questo momento: il Piacenza.
Devo fare sicuramente i complimenti ai miei compagni. Hanno giocato una grande partita in difesa con molto cuore e attaccamento alla maglia, nonostante avessimo qualche pedina importante fuori per infortunio.
Prima di entrare in campo ci eravamo detti di uscire con più maturità e, diciamo che dopo la partita di oggi, abbiamo tirato fuori una bella prestazione contro la prima in classifica.
C’è comunque un pizzico di amaro in bocca. Forse osando di più avremo potuto commentare un altro risultato.
Rispettiamo il verdetto del campo. Due punti importanti e va bene così.
È stata una bella prova di gruppo e questo lo portiamo come insegnamento in vista delle prossime prove stagionali”.
La scheda del match Rugby Capoterra vs Piacenza
Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra