Grazie Malick.

Ultimo match di campionato contro Stade Valdotain e ultimo atto per Malick Thioye.

Il pilone del Capoterra classe ’82, saluta il rugby giocato per raggiunti limiti d’età.

15 anni di onorata carriera sotto i colori giallorossi, che l’anno visto arrivare a Capoterra nel 2010 e da allora, con grande umiltà e determinazione, lavorare con impegno, contribuendo in maniera attiva alla promozione in serie A dell’Amatori e fino ad oggi alla permanenza in serie B.

Grazie Malick

Finito, cala il sipario. Ultima partita per te. Da stasera nuova vita?

“Finalmente”.

Perché finalmente?

“Scherzo. Sono davvero felice, ma anche triste perché l’emozione che ti da il rugby è davvero indescrivibile.

Sono sensazioni fantastiche che ti porti dentro e ti accompagnano per tutta la vita.

E qui a Capoterra le emozioni sono state davvero tante”.

Messo in pensione per raggiunti limiti d’età?

“Esatto, sono arrivato al capolinea come giocatore. Mi sento ancora in grado, nonostante i dolori che cominciano a sentirsi, di dare qualcosa a questo gruppo, ma bisogna attenerci alle regole”.

Oggi una bella prova da parte tua. Determinante anche per la meta del Capoterra?

“Ci ho provato a fare una bella gara. Come sempre ho dato il massimo, ma nel rugby i meriti sono di tutti.

Oggi tutto il gruppo ha giocato un buon rugby confrontandosi alla pari con una grande del campionato.

Certo potevamo chiudere con una vittoria. Ma va bene così!”.

E da domani?

“Non mollerò il rugby, perché fa parte della mia vita. Capoterra per me è come una famiglia: da sempre.

Rimarrò sempre qui, magari anche a fare il dirigente, se vorranno, ma una cosa è certa: non mi staccherò da questo mondo, da questo paese e da questi ragazzi che mi hanno dato davvero tanto e che, ne sono certo, continueranno a fare parte della mia vita”.

Rugby Capoterra vs Stade Valdotain 16-22

Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra