Battuto Rho e terzo posto in classifica.
I ragazzi che fecero l’impresa, potremmo chiamarli così quelli del Rugby Capoterra, che domenica pomeriggio al Comunale di via Trento, hanno giocato la gara perfetta contro il Rugby Rho, battendolo con il punteggio di 25-24 e riuscendo anche a scavalcarlo in classifica al terzo posto della graduatoria.
Oggi, chi era presente in via Trento, ha potuto assistere ad una gara bella e incerta fino in fondo.
Rho ha, da subito fatto la voce grosse, andando in meta, incrementando, chiudendo gli spazi ad un Capoterra volenteroso, sempre in attacco, ma poco conclusivo.
Il vantaggio di 19-3 del primo tempo è meritato o quasi.
Ma nella ripresa cambia qualcosa nella mente e nel cuore dei padroni di casa. I coach Abus e Garau muovono le pedine tra campo e panchina, rivoluzionano la squadra che d’improvviso, mette quasi a tacere la compagine lombarda.
Arrivano le mete, i punti e soprattutto il Capoterra si avvicina alla squadra ospite.
A metà ripresa il vantaggio firmato da Valetine, Oghittu e l’allungo di Celembrini.
Poi la paura nel finale con Rho che trova la meta, ma non la trasformazione che avrebbe cambiato l’esito finale del match.

IL MATCH
A Capoterra arriva la terza della classe: il Rugby Rho compagine decisa a rimanerci, anche perché dall’8 dicembre (ultima sconfitta) il cammino della formazione lombarda è fatta solo di vittorie e tanti punti.
Affronta un Capoterra che dopo un inizio d’anno un tantino difficile, cerca lentamente di ritrovare la sua identità e punti in graduatoria per confermarsi nelle zone alte.
Vietati quindi gli errori e le distrazioni da entrambe le parti.
E Rho si conferma squadra temibile fin dalle prime battute di gioco. Il XV lombardo usa la fisicità e la tecnica per riuscire a prevalere sull’agonismo della squadra di casa.
Capoterra comunque regge bene il confronto, non si fa certo intimidire e gioca alla pari. Attacca, crea e prova ad eludere la vigilanza difensiva degli ospiti.
Già dopo 2’ di gioco Celembrini prova ad attaccare sulla fascia destra, ma perde il rimpallo sui 5 metri.
Tanto attacco per Capoterra che non riesce a concretizzare in meta.
Ma basta un calo di concentrazione e un cartellino giallo fatto sventolare sulla faccia di Pace, che Rho ne approfitta e arriva subito la meta che sblocca il risultato (0-5).
Capoterra è colpito e lo si nota nelle azioni successive, molto nervose e poco lucide. Prova e riprova alla fine arriva una nuova meta del Rho, stavolta con trasformazione (0-12).

Capoterra prova a cambiare qualcosa ed effettua il primo cambio del pomeriggio, dopo il rientro dal “giallo” di Pace. Esce Garau, spazio a Thioye
A dare una boccata d’ossigeno alla formazione di casa arriva una punizione che Mattia Aru è bravo a trasformare (3-12).
Un fuoco di paglia, perché la reazione della formazione milanese è immediata ma anche efficace.
Sbavatura difensiva dell’Amatori e Rho scappa via verso la terza meta della serata.
Arriva la trasformazione con l’arbitro che manda le squadre negli spogliatoi per il riposo. (3-19)
Di solito tutto quello che si dice all’interno delle quattro mura degli spogliatoi specie durante il riposo è “top secret” in qualsiasi disciplina. E anche il rugby non è esente dalla regola.
La squadra rientra in campo e comincia il carosello dei cambi. Escono Marongiu e Ferrarese ed entrano Brui e Vega.
La difesa sembra più ermetica, ma quel che salta all’occhio è la velocita con la quale vola via l’ovale.
I tempi sono maturi e la meta arriva per mano di Valentine con Aru che trasforma. Match riaperto (19-10 per Rho) ma ancora c’è tanto da fare.

Dalla panchina altri cambi: escono Lai per Talakhadze e successivamente Panduccio per Zucconi.
C’è voglia di ribaltare e avvicinarsi.
Il XV di coach Ragusi cerca di bloccare le iniziative e il gioco dei padroni di casa, anche con le maniere forti.
Ed ecco che arriva la punizione per l’Amatori e la chirurgica realizzazione di Aru (13-19). Un piccolo mattoncino è stato messo. Ma non basta.
Capoterra ci crede: è carico. Escono Greco e Valentine ed entrano Geraci e Piano.
Il XV di Garau e Ambus gioca su ogni palla specie Pace, presente in ogni parte del campo e vera spina nel fianco nella difesa avversaria.
Rho, invece accusa la reazione dei padroni di casa. Ed ecco che Oghittu prende per mano la squadra, buca la difesa avversaria e schiaccia in meta.
La trasformazione di Aru consente all’Amatori di andare meritatamente in testa. (20-19)
La rimonta è completata ora occorre battere il ferro finché e caldo e Capoterra non ci pensa due volte e affida a Celembrini il compito di trovare altri cinque punti.
Non arriva la trasformazione (25-19) e questo potrebbe essere pericoloso.
Capoterra si distrae e la formazione ospite trova la lucidità e il varco giusto per la meta che avvicina pericolosamente la compagine milanese all’Amatori (25-24).
C’è solo da trasformare per conquistare la vittoria, sarebbe la beffa di una partita perfetta.
Ma il piazzato non viene realizzato e Capoterra può festeggiare davanti al proprio pubblico il successo e il terzo posto in classifica.

INTERVISTE
Carlo Stara – Ala, Estremo e Vice Capitano Amatori Rugby Capoterra.
Carlo, un bel match che vi ha visto lottare per 40’, subire nel primo tempo e trovare intensità e mete nella ripresa.
“Si è stata una partita intensa, piena di situazioni di gioco fin dalle prime battute.
Nel primo tempo entrambe le formazioni hanno espresso un buon rugby.
Il Rho ha attaccato tanto e, ogni qualvolta si avvicinava dalle nostre parti ci ha messo seriamente in difficoltà e non siamo stati bravi a reagire con la giusta mentalità e cattiveria.
Loro ovviamente hanno sfruttato al meglio queste nostre mancanze per riuscire poi a trovare la via della meta”.
Poi nella ripresa cosa è cambiato?
“La mentalità sicuramente. Siamo entrati in campo con lo spirito giusto. Volevamo reagire e mettere un freno alle loro iniziative.
Più concentrati nell’esprimere il nostro gioco, sia noi in campo che i miei compagni della panchina. Tutti cattivi e pronti al riscatto”.
La gara a questo punto ha decisamente cambiato volto?
“Sicuramente, siamo stati più decisi e concreti, ma anche bravi nello sfruttare a nostro vantaggio certe situazioni che ci hanno portato alle varie mete e alla vittoria finale.
È stata indubbiamente una grande prova di maturità nel nostro percorso di crescita, che era forse quello che ci mancava maggiormente”.
Ovvero?
“Chiudere a nostro vantaggio partite difficili come quella disputata contro Rho.
Magari in passato esprimevamo un buon gioco ma alla fine il successo non arrivata.
Oggi tutto ha girato a meraviglia: siamo stati bravi a gestirla, a riprenderci, ma soprattutto a tenere visto che il Rho ha continuato a esprime il proprio gioco martellante fino in fondo, e la vittoria finale è il giusto compenso”.
Insomma è un gruppo che cresce di giornata in giornata?
“Sicuramente. Anche Gabriele e Marcello (Ambus e Garau n.d.r.), sono stati perfetti nella gestione del match, facendo anche scelte difficili che, magari possono condizionare la partita.
Quindi complimenti anche a loro e ai ragazzi in campo che hanno lottato fino in fondo per portate a casa questo importante successo.
Mi fa sorridere il fatto che, considerando la voglia di vincere e fare bene che aveva tutto il gruppo, siamo stati noi a mettere in difficoltà i nostri tecnici nel dover scegliere chi mettere in campo.
Questo significa che abbiamo una rosa di giocatori che lavora, si allena, crede nel gruppo e ha voglia di fare bene. E oggi lo ha dimostrato. Molto bello”.
Un Capoterra che, a questo punto affronterà con uno spirito diverso i prossimi impegni stagionali?
“Certamente. Questa prestazione di oggi ci porta a essere più motivati e stimolati ad affrontare al meglio le prossime due settimane di allenamento in vista della gara, dopo la pausa per il 6 Nazioni, contro la capolista Cus Genova”.
E intanto godiamoci la festa per il successo contro Rho.
“Si alla fine abbiamo festeggiato assieme ai nostri tifosi. È stato bello giocare un’ottima gara davanti al nostro pubblico che si è divertito tantissimo e non ha mai fatto mancare il sostegno”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Chibsa, Garau, Lai, Balboni, Ferrarese, Oghittu, Greco, Pace, Marongiu, Panduccio, Charles Valentine, Wilson, Stara, Celembrini, Aru. Allenatori: Marcello Garau e Gabriele Ambus. A disposizione: Talakhadze, Thioye, Geraci, Piano, Brui, Zucconi, Vega.
RUGBY RHO: Capitaneo, Asperti, Sommella, Migliano, Spiniello, Riva, Meniconi, Romanò, Ribatti, P. Frigerio, Cremascoli, Dudley, G. Frigerio, Schiavone, Piombo. Allenatore: Ragusi. A disposizione: Angioni, Fazzini, Raschiani, Almasio, Dessi, Cattaneo, Interdonato.

MAN OF THE MATCH
Il Man of the match di Capoterra vs Rho è Juan Cruz Pace.
Juan, complimenti per il premio e per la vittoria: indubbiamente un bel successo?
“Si sono d’accordo, quella di oggi contro Rho è stata una vittoria davvero importante per il nostro campionato.
Rho, lo sapevamo, è una squadra davvero tosta, difficile da affrontare, ma questa gara l’abbiamo preparata bene e il successo è arrivato grazie anche al grande lavoro fatto in questi giorni nel preparare questa sfida”.
Non è stato facile?
“No. È stata una gara davvero anomala. Nei primi 40’ abbiamo iniziato in attacco mettendo Rho in difficoltà, poi una nostra disattenzione, il giallo che ho subito, e le mete ci hanno messo in grande difficoltà.
Ma siamo una squadra tosta, ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo fatto uno sforzo gigantesco, dando più del 100% per ribaltarla e vincerla”.
Beh lo spirito del Capoterra… fino alla fine.
“Si, esatto. Non ci siamo mai arresi e fino in fondo abbiamo lottato per conquistare il successo e ci siamo riusciti”.
Grazie anche alla tua grande prestazione?
“La prestazione è della squadra. Io ho fatto il mio meglio per contribuire al successo.
Lavoro con il gruppo, ma sono anche consapevole del fatto che ho ancora tantissime cosa in cui migliorare”.
La scheda del match Rugby Capoterra vs Rho
Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra