Inaugurazione Haka Rugby Camp 2023.

Nella prima edizione, quella del 2021, la partecipazione all’Haka Rugby Elite Camp, andò oltre le aspettative. Quest’anno i ragazzi (dai 7 ai 18 anni) che sul prato del comunale di via Trento, ballarono l’Haka, ovvero la danza tipica del popolo Māori, sono stati cinquanta.

Tre giorni di sport, cultura e tradizioni: quella delle popolazioni Maori, portata sui campi da rugby, grazie anche alla presenza di due fuoriclasse neozelandesi quali: Paul Griffen e Troy Nathan.

Dopo l’incredibile successo delle prime due edizioni l’Amatori Rugby Capoterra è stata premiata dall’organizzazione che ha scelto la società presieduta da Andrea Cogoni, per il Camp inaugurale della stagione internazionale 2023.

E così, dal 27 al 29 dicembre prossimo, al comunale di via Trento sarà nuovamente Haka Camp, con la presenza, ancora una volta di Paul Griffen e Troy Nathan. E proprio Troy ha fatto una chiacchierata con noi parlando di Rugby ma anche del camp.

Cosa significa per te lavorare per l’Haka Camp?

“Essere in grado di insegnare il gioco che amo e che sono stato in grado di giocare come professionista, ma anche quello di far conoscere la cultura e le tradizioni del popolo Maori. È un onore fare quello che faccio”.

Metti in campo la tua esperienza e il tuo entusiasmo a disposizione dei giovanissimi. Ti senti ripagato?

“Si sicuramente, ogni giorno vieni premiato. Vedere i ragazzini migliorare ogni giorno nel loro rugby, vedere crescere la loro autostima e fiducia in se stessi. È così che giudico il nostro successo. I valori che questi giovani atleti apprendono dal campo, siamo fiduciosi che li porteranno nel loro ambiente scolastico, sportivo e familiare”.

Perché un ragazzo dovrebbe iscriversi all’Haka Camp?

“Semplice, offriamo un’esperienza unica. La nostra visione in HRG (Haka Rugby Global) è: “utilizziamo la cultura Maori e il rugby come strumento per aiutare a creare futuri leader”. Tutti i nostri allenatori hanno giocato da professionisti e sui più grandi palcoscenici di rugby e crediamo nella nostra filosofia di coaching di rugby”.

Oramai il rugby è accomunato agli All Blacks, la nazionale neozelandese, e alla cultura maori esportata e fatta conoscere in tutto il mondo. Che significato ha avuto e ha per te neozelandese di nascita indossare quella maglia?

“È un onore indossare la maglia nera per via dell’eredità che è stata costruita prima. Ci sono aspettative e standard elevati in base ai quali credo che tiri fuori il meglio di tutti”.

L’edizione 2023 dell’Haka Camp parte a dicembre da Capoterra… perché proprio dalla Sardegna?

“Dopo 2 anni spettacolari facendo i nostri camp assieme a grandissime persone ed un clima perfetto, vogliamo dare a tutta l’Italia l’opportunità di una esperienza HRG durante le feste natalizie. Abbiamo un ottimo rapporto col Rugby Capoterra e ringraziamo sempre Giacomo Atzori per tutto il lavoro che fa dietro le quinte. Crediamo che con questa collaborazione possiamo fare qualcosa di speciale per la gente del sud Sardegna”.

Info ed iscrizioni

Chi volesse chiedere informazioni può farlo inviando una mail all’indirizzo: info@hakarugbyglobal.nz.

Per le iscrizioni visitare il sito www.HAKARUGBYGLOBAL.nz

Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra