Premio Dave Smith 2021/2022 a Carlo Stara.
Per Carlo Stara, ala dell’Amatori Rugby Capoterra, quella di domenica è stata davvero una domenica particolare, carica di emozioni. Prima in campo, con la meta (risultata poi vincente) nel confronto contro la vice capolista del girone 1, l’Amatori Union Rugby Milano e poi al termine del match, con l’assegnazione, da parte della società, del premio Dave Smith, ovvero lo storico riconoscimento che l’Amatori Rugby Capoterra attribuisce ad un suo giocatore che si è maggiormente distinto nel corso di tutta la stagione sportiva, sia dal punto di vista tecnico che nel suo impegno quotidiano.
Nei giovani, per esempio viene considerato anche l’andamento scolastico. In altri casi si guarda l’impegno lavorativo, l’attaccamento alla maglia e quindi ai colori sociali e tutto quello che viene fatto in favore della società.
E quest’anno, dopo due anni di black out a causa della pandemia, nei quali il rugby e lo sport in generale hanno avuto grosse difficoltà, la scelta è caduta proprio su Carlo Stara, classe 1997 (è nato il 17 ottobre) a Capoterra dalla stagione 2017-2018 proveniente da Olbia. Tanti anni con l’Amatori tanto da diventare capoterrese a tutti gli effetti.
Carlo Stara, anche ieri una bella vittoria dell’Amatori che, contro le grandi è sempre uscita non solo a testa alta ma, talvolta, strappando diverse vittorie e punti. Che gara è stata quella contro Milano?
“Una sfida molto dura dall’inizio alla fine. Gli avversari hanno creato molto gioco, come del resto ci aspettavamo facessero, ma questa volta non abbiamo sbagliato, scendendo in campo concentrati per tutti gli 80’, siamo stati bravi nel difendere e, con pazienza, concretizzare le occasioni che siamo riusciti a creare, chiudendo poi la partita nel secondo tempo. Tutto sommato, abbiamo gestito bene la gara”.
Per te sicuramente un pomeriggio speciale: hai firmato la meta vincente e subito dopo dalla società hai ricevuto il premio Dave Smith. Che sensazioni hai provato?
“Indescrivibili. Sentire il comunale di via Trento esplodere dopo la meta mi ha riempito il cuore. Ricevere, poi, la coppa Dave Smith è stata una grande soddisfazione per me. Un bellissimo premio che, dopo un anno pieno di sfide e sacrifici, ha un significato ancora più importante. Voglio ringraziare la società, lo staff tecnico e tutti i miei compagni di squadra per avermi dato la possibilità di divertirmi e crescere in un ambiente bellissimo”.
Come spieghi questa trasformazione dell’Amatori, arrivata dopo la sosta e il cambio alla guida tecnica?
“Il cambiamento porta sempre qualcosa di nuovo: nuovi stimoli, nuove sfide e nuove opportunità per tutti. Ci siamo sentiti più liberi di esprimerci in campo e, divertendoci abbiamo preso consapevolezza delle nostre capacità e fiducia tra compagni, migliorando partita dopo partita e solidificando un bellissimo gruppo che prima faticava a emergere”.
Il tuo apporto durante la stagione è stato importante, in particolare hai sostituito egregiamente Mattia Aru, in difficoltà per un problema alla caviglia, nel battere i calci…
“Sì è vero, Mattia ha avuto dei problemi fisici che lo hanno buttato un po’ giù, ma gli siamo stati vicino e sostituito nei calci piazzati (io e Simone Brui). D’altronde è questo il ruolo fondamentale di ognuno di noi: esserci nei momenti di difficoltà per la squadra. Negli ultimi mesi io, Mattia e Simone ci siamo allenati insieme sui calci, creando una sana competizione che ci ha portati a migliorare tutti e tre. Questo è il bello dello sport”.
Sei arrivato a Capoterra da Olbia nella stagione 2017/2018 oramai fai parte della famiglia dell’Amatori. Come ti trovi?
“Ormai sono 5 anni qui a Capoterra, i primi anni sono stati duri ma poi grazie ai miei compagni e alla dirigenza, che mi ha sempre trattato benissimo, mi son sentito accolto in una grande famiglia. A Capoterra si sta bene!”.
Chi è Carlo Stara?
“Fondamentalmente Carlo Stara è un ragazzo di 24 anni che si diverte a giocare a rugby! Oltre questo sono un allenatore delle categorie giovanili e uno studente di Scienze Motorie e Sportive. Anche durante l’estate cerco di continuare a portare il rugby e lo sport tra i ragazzi nei campi estivi. I miei obbiettivi sono di fare della mia passione per lo sport un lavoro, dedicandogli più tempo possibile”.
Come vedi il futuro di questa squadra. Ovvero un domani potrebbe lottare per un qualcosa di importante?
“In questo finale di stagione abbiamo dimostrato che con la giusta mentalità possiamo ottenere grandi risultati! Con una guida che riesce a tirar fuori il meglio di ognuno di noi in campo e in allenamento, questo gruppo solido potrà superare molti traguardi! Siamo una squadra in crescita, che sicuramente regalerà tante gioie ai propri tifosi il prossimo anno! Non ci resta che aspettare…”.
Albo d’oro Premio Dave Smith
Ufficio Stampa
Amatori Rugby Capoterra